Con il D. Lgs. 28/11: attuazione della direttiva 2009/28/CE, dal 28 Maggio 2012 gli impianti di produzione di energia termica per edifici nuovi o edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti devono essere progettati e realizzati in modo da garantire la copertura di almeno il 20% del fabbisogno termico di acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffrescamento da fonti rinnovabili; il decreto prevede inoltre un incremento al 50% dal 1 Gennaio 2017. Gli obiettivi previsti dal decreto potrebbero risultare particolarmente ambiziosi, in particolare per complessi edilizi ad alta densità abitativa, dove l’adozione di tecnologie capaci di produrre la necessaria energia termica da fonte rinnovabile potrebbero trovare difficoltà applicativa, per mancanza di spazi o per difficoltà integrative, tali da spingere i progettisti a invocare il vincolo tecnico. In questo contesto si ritiene particolarmente importante analizzare le potenzialità delle reti energetiche locali come possibile soluzione ai vincoli tecnici che contrastano la diffusione delle fonti rinnovabili. La rete energetica locale è vista come il mix dei due sottosistemi elettrici e termici a servizio di un agglomerato urbano ben definito (centro commerciale, centro direzionale, piccolo quartiere) alla quale possono essere connessi sistemi di poligenerazione distribuita di piccola taglia combinando fonti rinnovabili elettrici (Fv, piccolo eolico) e termici (collettori solari) con tecnologie per la cogenerazione diffusa.

Strumento per l'analisi di reti energetiche complesse in contesti civili

Puglisi, G.;Pannicelli, A.;Margiotta, F.;Di Pietra, B.;
2012-09-01

Abstract

Con il D. Lgs. 28/11: attuazione della direttiva 2009/28/CE, dal 28 Maggio 2012 gli impianti di produzione di energia termica per edifici nuovi o edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti devono essere progettati e realizzati in modo da garantire la copertura di almeno il 20% del fabbisogno termico di acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffrescamento da fonti rinnovabili; il decreto prevede inoltre un incremento al 50% dal 1 Gennaio 2017. Gli obiettivi previsti dal decreto potrebbero risultare particolarmente ambiziosi, in particolare per complessi edilizi ad alta densità abitativa, dove l’adozione di tecnologie capaci di produrre la necessaria energia termica da fonte rinnovabile potrebbero trovare difficoltà applicativa, per mancanza di spazi o per difficoltà integrative, tali da spingere i progettisti a invocare il vincolo tecnico. In questo contesto si ritiene particolarmente importante analizzare le potenzialità delle reti energetiche locali come possibile soluzione ai vincoli tecnici che contrastano la diffusione delle fonti rinnovabili. La rete energetica locale è vista come il mix dei due sottosistemi elettrici e termici a servizio di un agglomerato urbano ben definito (centro commerciale, centro direzionale, piccolo quartiere) alla quale possono essere connessi sistemi di poligenerazione distribuita di piccola taglia combinando fonti rinnovabili elettrici (Fv, piccolo eolico) e termici (collettori solari) con tecnologie per la cogenerazione diffusa.
set-2012
Efficienza energetica;Settore servizi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12079/6536
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