Gli ultimi studi epidemiologici relativi al radon condotti in ambienti residenziali hanno evidenziato un rischio di contrarre il tumore polmonare superiore a quel che si credeva in passato; come conseguenza sono state emanate nuove direttive e raccomandazioni, tra cui la Direttiva 2013/59/Euratom del Consiglio del 5/12/2013, che l’Italia sarà obbligata a recepire entro 4 anni. La Direttiva contiene, per la prima volta, obblighi per i Paesi Membri dell'Unione Europea relativi alla protezione dal radon nelle abitazioni, nonché una più stringente protezione dal radon nei luoghi di lavoro. In questo scenario è chiara l’importanza di una maggior informazione sul radon rivolta sia ad esperti che a privati cittadini. Su queste premesse il Servizio Radon dell’Istituto di Radioprotezione ENEA ha realizzato questo opuscolo informativo che affronta i principali temi relativi al radon. Partendo dai concetti di base della radioattività e del radon, viene spiegato come il radon, una volta formato all’interno delle rocce, riesca a fuoriuscirne e ad entrare negli edifici; vengono descritte le principali azioni di rimedio che possono essere realizzate per abbassare la concentrazione di radon negli edifici, e affrontato l’importante problema del rischio legato al radon e dei suoi effetti sanitari; viene illustrata la situazione italiana ed europea per capire cosa si è fatto e cosa si sta facendo sul radon; particolare enfasi viene data alla normativa italiana; viene spiegato come deve essere effettuata la misurazione del radon sia nei luoghi di lavoro che nelle abitazioni, descrivendo in particolare cosa bisogna fare per adempiere alle richieste della normativa. L’opuscolo si conclude con la descrizione del Servizio che ENEA mette a disposizione sia di enti pubblici che di privati cittadini per effettuare la misurazione del radon in qualità, supportando l’utente in tutte le fasi (prima e dopo la misurazione).

Il radon: cos'é e come possiamo evitarlo. Vademecum per professionisti e cittadini

Penzo, Silvia;
2014-06-01

Abstract

Gli ultimi studi epidemiologici relativi al radon condotti in ambienti residenziali hanno evidenziato un rischio di contrarre il tumore polmonare superiore a quel che si credeva in passato; come conseguenza sono state emanate nuove direttive e raccomandazioni, tra cui la Direttiva 2013/59/Euratom del Consiglio del 5/12/2013, che l’Italia sarà obbligata a recepire entro 4 anni. La Direttiva contiene, per la prima volta, obblighi per i Paesi Membri dell'Unione Europea relativi alla protezione dal radon nelle abitazioni, nonché una più stringente protezione dal radon nei luoghi di lavoro. In questo scenario è chiara l’importanza di una maggior informazione sul radon rivolta sia ad esperti che a privati cittadini. Su queste premesse il Servizio Radon dell’Istituto di Radioprotezione ENEA ha realizzato questo opuscolo informativo che affronta i principali temi relativi al radon. Partendo dai concetti di base della radioattività e del radon, viene spiegato come il radon, una volta formato all’interno delle rocce, riesca a fuoriuscirne e ad entrare negli edifici; vengono descritte le principali azioni di rimedio che possono essere realizzate per abbassare la concentrazione di radon negli edifici, e affrontato l’importante problema del rischio legato al radon e dei suoi effetti sanitari; viene illustrata la situazione italiana ed europea per capire cosa si è fatto e cosa si sta facendo sul radon; particolare enfasi viene data alla normativa italiana; viene spiegato come deve essere effettuata la misurazione del radon sia nei luoghi di lavoro che nelle abitazioni, descrivendo in particolare cosa bisogna fare per adempiere alle richieste della normativa. L’opuscolo si conclude con la descrizione del Servizio che ENEA mette a disposizione sia di enti pubblici che di privati cittadini per effettuare la misurazione del radon in qualità, supportando l’utente in tutte le fasi (prima e dopo la misurazione).
giu-2014
Radon nel mondo e in Europa;Radon indoor;Radon in Italia;Formazione del radon;Misurazione del radon;Rischio radon;Trasporto del radon;Normativa italiana negli ambienti di lavoro;Radioattività naturale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12079/5131
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