Lo scopo del report è fornire indicazioni utili ai vari attori interessati a strategie e progetti finalizzati al cambiamento comportamentale del consumatore finale di energia. Il cambiamento comportamentale intende contribuire al raggiungimento di un maggior risparmio energetico e una riduzione delle emissioni climalteranti, affiancando il cambiamento tecnologico (cioè l’innovazione tecnica nei processi produttivi, nei prodotti e dispositivi). Secondo l’UE e l’Agenzia Internazionale per l’Energia, i cambiamenti comportamentali che danno luogo alla crescita della domanda di efficienza energetica (quelli direttamente collegati all’uso ottimale delle tecnologie correnti o quelli più strettamente legati a un vero e proprio cambiamento culturale) potrebbero consentire un risparmio energetico dal 5 al 20%. Negli Stati Uniti ed in alcuni Paesi europei, tra cui Gran Bretagna, Svezia e Finlandia, aziende elettriche, imprese e policy maker stanno adottando sempre più programmi di cambiamento comportamentale come strumenti per la gestione della domanda d’energia. Questo report, partendo da tali esperienze, intende tracciare un percorso rivolto agli operatori, ai consumatori, ai policy maker, fornendo loro uno strumento utile da inserire nella “cassetta degli attrezzi” delle politiche e delle strategie per l’efficientamento energetico.

Cambiamento comportamentale ed efficienza energetica. Report Stati Generali Efficienza Energetica 2017

Disi, Antonio;Diana, Mario;Bertini, Ilaria
2017-07-01

Abstract

Lo scopo del report è fornire indicazioni utili ai vari attori interessati a strategie e progetti finalizzati al cambiamento comportamentale del consumatore finale di energia. Il cambiamento comportamentale intende contribuire al raggiungimento di un maggior risparmio energetico e una riduzione delle emissioni climalteranti, affiancando il cambiamento tecnologico (cioè l’innovazione tecnica nei processi produttivi, nei prodotti e dispositivi). Secondo l’UE e l’Agenzia Internazionale per l’Energia, i cambiamenti comportamentali che danno luogo alla crescita della domanda di efficienza energetica (quelli direttamente collegati all’uso ottimale delle tecnologie correnti o quelli più strettamente legati a un vero e proprio cambiamento culturale) potrebbero consentire un risparmio energetico dal 5 al 20%. Negli Stati Uniti ed in alcuni Paesi europei, tra cui Gran Bretagna, Svezia e Finlandia, aziende elettriche, imprese e policy maker stanno adottando sempre più programmi di cambiamento comportamentale come strumenti per la gestione della domanda d’energia. Questo report, partendo da tali esperienze, intende tracciare un percorso rivolto agli operatori, ai consumatori, ai policy maker, fornendo loro uno strumento utile da inserire nella “cassetta degli attrezzi” delle politiche e delle strategie per l’efficientamento energetico.
lug-2017
Programma di cambiamento comportamentale nel settore della efficienza energetica;Risparmio energetico;Programmi di educazione e informazione cognitiva;Riduzione delle emissioni climalteranti
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