Nel presente lavoro si esamina il caso ipotetico di un incendio sviluppatosi in un laboratorio di ricerca in cui sono presenti quattro scatole a guanti, nelle quali sono avvenute lavorazioni di fabbricazione di combustibile a ossidi misti U-Pu Mixed OXide (MOX). L’analisi parte dalla valutazione del rischio incendio, che si basa sulla quantificazione del carico di incendio all’interno del laboratorio e tiene inoltre conto dell’efficacia dei presidi antincendio presenti (impianti di rilevazione, presidi mobili di spegnimento, impianti automatici di spegnimento). L’incendio, coinvolgendo le quattro scatole a guanti, rappresenta una potenziale fonte di contaminazione radioattiva con dispersione di particolato. Sulla base di questi presupposti si valuta la dose efficace impegnata ai gruppi di riferimento dei lavoratori (secondo i requisiti dell’art. 115-ter D.Lgs. 230/95) in relazione alla specifica granulometria del particolato contenuto nell’aerosol, stimando la velocità di rilascio, la concentrazione del contaminante in aria e la frazione respirabile del particolato. Specifica attenzione è rivolta al compartimento polmonare che, nello scenario incidentale considerato, rappresenta il distretto più critico in termini di potenziale conferimento di dose al soggetto esposto, a seguito di inalazione del particolato radioattivo
Valutazione della dose efficace impegnata ai gruppi di riferimento dei lavoratori in seguito a incendio di scatole a guanti contaminate con Pu
Contessa G. M.;Casagrande D.;Cherubini N.;Guarracino M.;Lepore L.;Sandri S.
2018-01-01
Abstract
Nel presente lavoro si esamina il caso ipotetico di un incendio sviluppatosi in un laboratorio di ricerca in cui sono presenti quattro scatole a guanti, nelle quali sono avvenute lavorazioni di fabbricazione di combustibile a ossidi misti U-Pu Mixed OXide (MOX). L’analisi parte dalla valutazione del rischio incendio, che si basa sulla quantificazione del carico di incendio all’interno del laboratorio e tiene inoltre conto dell’efficacia dei presidi antincendio presenti (impianti di rilevazione, presidi mobili di spegnimento, impianti automatici di spegnimento). L’incendio, coinvolgendo le quattro scatole a guanti, rappresenta una potenziale fonte di contaminazione radioattiva con dispersione di particolato. Sulla base di questi presupposti si valuta la dose efficace impegnata ai gruppi di riferimento dei lavoratori (secondo i requisiti dell’art. 115-ter D.Lgs. 230/95) in relazione alla specifica granulometria del particolato contenuto nell’aerosol, stimando la velocità di rilascio, la concentrazione del contaminante in aria e la frazione respirabile del particolato. Specifica attenzione è rivolta al compartimento polmonare che, nello scenario incidentale considerato, rappresenta il distretto più critico in termini di potenziale conferimento di dose al soggetto esposto, a seguito di inalazione del particolato radioattivoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.