Oggetto del documento è lo svolgimento di attività relative a studi e sperimentazioni di reti di monitoraggio geochimico. Nel corso della precedente annualità della Ricerca di Sistema Elettrico è stata predisposta ed avviata presso l’area del bacino carbonifero del Sulcis una rete di monitoraggio geochimico, costituita da tre centraline di misura delle concentrazioni di gas migranti dal sottosuolo. Le attività del presente documento prevedono: • La predisposizione di linee guida per la progettazione e realizzazione di sistemi di monitoraggio geochimico in siti di interesse per lo stoccaggio geologico della CO2; • Ampliamento e l’esercizio sperimentale della rete di monitoraggio installata presso l’area del bacino minerario del Sulcis; • L’elaborazione e la valutazione dei dati raccolti nella prospettiva di ricavare utili informazioni circa la capacità di stoccaggio indefinito e la valutazione del rischio associato. Gli studi condotti negli ultimi 20 anni hanno evidenziato che eventuali fughe di CO2 da siti di stoccaggio possono avvenire prevalentemente da pozzi o in corrispondenza di faglie. I rischi di fuga della CO2 vengono tenuti sotto controllo tramite attenti studi e verifiche preliminari delle strutture preesistenti nell’area, una idonea progettazione e realizzazione dei pozzi di iniezione e attenti monitoraggi dell’aria e del suolo da effettuarsi prima, durante e una volta conclusa la fase di stoccaggio. La migrazione lungo faglie/fratture è un fenomeno complesso, tuttavia una buona conoscenza delle strutture geologiche consente di gestire i siti di stoccaggio della CO2 con gli stessi livelli di sicurezza che caratterizzano i giacimenti di idrocarburi che, in modo naturale, per milioni di anni hanno imprigionato il metano o il petrolio. L’intera attività svolta mira ad individuare le linee guida per la caratterizzazione dei siti candidati, al fine di valutarne la potenzialità di stoccaggio e le condizioni di sicurezza, nel rispetto dei requisiti descritti nel D.Lgs 162/2011.
Linee guida per il monitoraggio geochimico dei siti di interesse per lo stoccaggio geologico della CO2 e loro applicazione presso l'area del bacino minerario del Sulcis
2012-09-01
Abstract
Oggetto del documento è lo svolgimento di attività relative a studi e sperimentazioni di reti di monitoraggio geochimico. Nel corso della precedente annualità della Ricerca di Sistema Elettrico è stata predisposta ed avviata presso l’area del bacino carbonifero del Sulcis una rete di monitoraggio geochimico, costituita da tre centraline di misura delle concentrazioni di gas migranti dal sottosuolo. Le attività del presente documento prevedono: • La predisposizione di linee guida per la progettazione e realizzazione di sistemi di monitoraggio geochimico in siti di interesse per lo stoccaggio geologico della CO2; • Ampliamento e l’esercizio sperimentale della rete di monitoraggio installata presso l’area del bacino minerario del Sulcis; • L’elaborazione e la valutazione dei dati raccolti nella prospettiva di ricavare utili informazioni circa la capacità di stoccaggio indefinito e la valutazione del rischio associato. Gli studi condotti negli ultimi 20 anni hanno evidenziato che eventuali fughe di CO2 da siti di stoccaggio possono avvenire prevalentemente da pozzi o in corrispondenza di faglie. I rischi di fuga della CO2 vengono tenuti sotto controllo tramite attenti studi e verifiche preliminari delle strutture preesistenti nell’area, una idonea progettazione e realizzazione dei pozzi di iniezione e attenti monitoraggi dell’aria e del suolo da effettuarsi prima, durante e una volta conclusa la fase di stoccaggio. La migrazione lungo faglie/fratture è un fenomeno complesso, tuttavia una buona conoscenza delle strutture geologiche consente di gestire i siti di stoccaggio della CO2 con gli stessi livelli di sicurezza che caratterizzano i giacimenti di idrocarburi che, in modo naturale, per milioni di anni hanno imprigionato il metano o il petrolio. L’intera attività svolta mira ad individuare le linee guida per la caratterizzazione dei siti candidati, al fine di valutarne la potenzialità di stoccaggio e le condizioni di sicurezza, nel rispetto dei requisiti descritti nel D.Lgs 162/2011.File | Dimensione | Formato | |
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