Il presente documento riferisce sulle attività svolte nel corso della prima annualità dell'AdP ENEA-MSE nell'ambito della linea progettuale 2 (LP2), obiettivo D4 (Adeguamento dello SPES2 per prove di sicurezza). In particolare, il documento riporta i principali risultati del lavoro preliminare necessario per la simulazione di un incidente tipo Fukushima sulla "facility" integrale SPES-2 di SIET. Il lavoro sviluppato ha riguardato la messa a punto del modello TRACE della "facility' SPES-2, utilizzato per la simulazione del transitorio di perdita totale di alimentazione elettrica (Station Black Out SBO). I risultati ottenuti, descritti nel presente rapporto, essendo in accordo con la fisica del fenomeno, dimostrano l'idoneità globale dell'impianto alla realizzazione dei test di interesse. L'approfondimento di alcuni fenomeni locali, che determinano asimmetrie in alcune componenti della "facility", mette in luce la necessità di studi approfonditi da condurre attraverso successive analisi. Inoltre, il modello CATHARE sviluppato nell'ambito della stessa attività potrebbe essere impiegato, in futuro, per la simulazione dello stesso transitorio e per l'approfondimento a cui sopra brevemente accennato.

Analisi preliminari per la simulazione di un incidente tipo Fukushima su SPES2

Lombardo, Calogera;Donato, Filippo
2012-09-12

Abstract

Il presente documento riferisce sulle attività svolte nel corso della prima annualità dell'AdP ENEA-MSE nell'ambito della linea progettuale 2 (LP2), obiettivo D4 (Adeguamento dello SPES2 per prove di sicurezza). In particolare, il documento riporta i principali risultati del lavoro preliminare necessario per la simulazione di un incidente tipo Fukushima sulla "facility" integrale SPES-2 di SIET. Il lavoro sviluppato ha riguardato la messa a punto del modello TRACE della "facility' SPES-2, utilizzato per la simulazione del transitorio di perdita totale di alimentazione elettrica (Station Black Out SBO). I risultati ottenuti, descritti nel presente rapporto, essendo in accordo con la fisica del fenomeno, dimostrano l'idoneità globale dell'impianto alla realizzazione dei test di interesse. L'approfondimento di alcuni fenomeni locali, che determinano asimmetrie in alcune componenti della "facility", mette in luce la necessità di studi approfonditi da condurre attraverso successive analisi. Inoltre, il modello CATHARE sviluppato nell'ambito della stessa attività potrebbe essere impiegato, in futuro, per la simulazione dello stesso transitorio e per l'approfondimento a cui sopra brevemente accennato.
12-set-2012
Rapporto tecnico;Reattori nucleari ad acqua leggera;Sicurezza nucleare
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