As part of the already consolidated collaborations among INFN, ENEA and the Colosseum Archaeological Park, the project entitled “Fragmenta Palatina quaerere” was carried out, sponsored by the Accademia dei Lincei as part of the projects of the CERIF center (Lincean Research Center on cultural heritage of Villa Farnesina). The project aims to reconstruct the statue of Apollus on the Palatine (or part of it) starting from the marble fragments present in the area of the Villa of Augustus. Previous studies have shown that the fragments may, however, belong to multiple statues. Therefore, the work presents two main difficulties: the first one is to distinguish the many fragments into classes of belonging to the different monuments, the second is to reconstruct the geometry and morphology of the statue of Augustus. This difficulty is amplified by the fact that the available fragments are certainly not exhaustive of the monument, but there is no measure of the quantity of missing material. While the INFN, using 3D scans of the fragments, previously carried out by a private company commissioned by the Archaeological Park, proposed to apply neural networks in order to evaluate the morphological compatibility of the individual fragments with each other, the Diagnostics and Metrology Laboratory of 'ENEA carried out an analysis of the finds using Laser Induced Fluorescence (LIF) scanning systems coupled with multivariate analysis methods for the classification of marble fragments. In the present report the results obtained as part of this activity by ENEA are presented.

Nell’ambito di collaborazioni già consolidate tra INFN, ENEA e Parco Archeologico del Colosseo, è stato svolto il progetto intitolato “Fragmenta Palatina quaerere” patrocinato dall'accademia dei Lincei nell’ambito dei progetti del centro CERIF (Centro Linceo di Ricerca sui beni culturali di Villa Farnesina). Il progetto ha come scopo la ricostruzione della statua di Augusto al palatino (o di parte di essa) a partire dai frammenti marmorei presenti nell’area della Villa di Augusto. Da precedenti studi è risultato che i frammenti possano però essere afferenti a più statue. Quindi il lavoro presenta due principali difficoltà: la prima è distinguere i molti frammenti in classi di appartenenza ai diversi monumenti, la seconda è ricostruire la geometria e la morfologia della statua di Apollo. Tale difficoltà è amplificata dal fatto che i frammenti disponibili non sono sicuramente esaustivi del monumento, ma non si ha una misura della quantità di materiale mancante. Mentre l’INFN, utilizzando scansioni tridimensionali dei frammenti, precedentemente realizzati da una ditta privata su commissione del Parco Archeologico, si è proposto di applicare reti neuronali al fine di valutare la compatibilità morfologica dei singoli frammenti tra loro, il Laboratorio di Diagnostica e Metrologia dell’ENEA ha svolto un’analisi dei reperti tramite sistemi a scansione per la Fluorescenza Indotta da Laser (LIF) accoppiati a metodi di analisi multivariata per la classificazione dei frammenti marmorei. Nel presente report sono riportati i risultati ottenuti nell’ambito di questa attività da parte dell’Enea.

Report sulla campagna di misure LIF sui frammenti della cosiddetta statua di Apollo nell'ambito del progetto Fragmenta Palatina quaerere

Spizzichino, V.;Caneve, L.;
2024-01-01

Abstract

As part of the already consolidated collaborations among INFN, ENEA and the Colosseum Archaeological Park, the project entitled “Fragmenta Palatina quaerere” was carried out, sponsored by the Accademia dei Lincei as part of the projects of the CERIF center (Lincean Research Center on cultural heritage of Villa Farnesina). The project aims to reconstruct the statue of Apollus on the Palatine (or part of it) starting from the marble fragments present in the area of the Villa of Augustus. Previous studies have shown that the fragments may, however, belong to multiple statues. Therefore, the work presents two main difficulties: the first one is to distinguish the many fragments into classes of belonging to the different monuments, the second is to reconstruct the geometry and morphology of the statue of Augustus. This difficulty is amplified by the fact that the available fragments are certainly not exhaustive of the monument, but there is no measure of the quantity of missing material. While the INFN, using 3D scans of the fragments, previously carried out by a private company commissioned by the Archaeological Park, proposed to apply neural networks in order to evaluate the morphological compatibility of the individual fragments with each other, the Diagnostics and Metrology Laboratory of 'ENEA carried out an analysis of the finds using Laser Induced Fluorescence (LIF) scanning systems coupled with multivariate analysis methods for the classification of marble fragments. In the present report the results obtained as part of this activity by ENEA are presented.
2024
Nell’ambito di collaborazioni già consolidate tra INFN, ENEA e Parco Archeologico del Colosseo, è stato svolto il progetto intitolato “Fragmenta Palatina quaerere” patrocinato dall'accademia dei Lincei nell’ambito dei progetti del centro CERIF (Centro Linceo di Ricerca sui beni culturali di Villa Farnesina). Il progetto ha come scopo la ricostruzione della statua di Augusto al palatino (o di parte di essa) a partire dai frammenti marmorei presenti nell’area della Villa di Augusto. Da precedenti studi è risultato che i frammenti possano però essere afferenti a più statue. Quindi il lavoro presenta due principali difficoltà: la prima è distinguere i molti frammenti in classi di appartenenza ai diversi monumenti, la seconda è ricostruire la geometria e la morfologia della statua di Apollo. Tale difficoltà è amplificata dal fatto che i frammenti disponibili non sono sicuramente esaustivi del monumento, ma non si ha una misura della quantità di materiale mancante. Mentre l’INFN, utilizzando scansioni tridimensionali dei frammenti, precedentemente realizzati da una ditta privata su commissione del Parco Archeologico, si è proposto di applicare reti neuronali al fine di valutare la compatibilità morfologica dei singoli frammenti tra loro, il Laboratorio di Diagnostica e Metrologia dell’ENEA ha svolto un’analisi dei reperti tramite sistemi a scansione per la Fluorescenza Indotta da Laser (LIF) accoppiati a metodi di analisi multivariata per la classificazione dei frammenti marmorei. Nel presente report sono riportati i risultati ottenuti nell’ambito di questa attività da parte dell’Enea.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12079/77307
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