In questo documento riportiamo il lavoro svolto a seguito del terremoto che ha colpito il centro Italia il 24 agosto 2016. Il lavoro è consistito nello sviluppo di un modello tridimensionale (3D) delle zone terremotate. In particolare, è stato acquisito un video disponibile in internet ed è stato elaborato tramite software commerciali, reperibili dai siti dei produttori, al fine di ottenere il modello desiderato. In dettaglio, sono stati modellati sia un singolo edificio, caratterizzato dal parziale crollo del tetto e di una facciata, sia un intero aggregato colpito da crolli totali degli edifici. Il lavoro ha mostrato la reale fattibilità e l’immediato beneficio che si ottiene dalla modellazione 3D di zone terremotate sebbene nel presente studio sia stato usato un video non acquisito per questo scopo. Come sviluppo futuro si propone l’uso dei droni in volo su zone terremotate con piani di volo impostati per la creazione di modelli 3D. Inoltre, proponiamo l’uso di fotocamere multispettrali o iperspettrali perché aumentano il numero delle informazioni utilizzabili per pianificare le operazioni durante la gestione dell’emergenza.
Modellazione 3D di zone terremotate tramite immagini acquisite da aeromobili a pilotaggio remoto (droni)
Moretti, Lorenzo;Geremei, Fabio;Scipinotti, Riccardo
2016-09-02
Abstract
In questo documento riportiamo il lavoro svolto a seguito del terremoto che ha colpito il centro Italia il 24 agosto 2016. Il lavoro è consistito nello sviluppo di un modello tridimensionale (3D) delle zone terremotate. In particolare, è stato acquisito un video disponibile in internet ed è stato elaborato tramite software commerciali, reperibili dai siti dei produttori, al fine di ottenere il modello desiderato. In dettaglio, sono stati modellati sia un singolo edificio, caratterizzato dal parziale crollo del tetto e di una facciata, sia un intero aggregato colpito da crolli totali degli edifici. Il lavoro ha mostrato la reale fattibilità e l’immediato beneficio che si ottiene dalla modellazione 3D di zone terremotate sebbene nel presente studio sia stato usato un video non acquisito per questo scopo. Come sviluppo futuro si propone l’uso dei droni in volo su zone terremotate con piani di volo impostati per la creazione di modelli 3D. Inoltre, proponiamo l’uso di fotocamere multispettrali o iperspettrali perché aumentano il numero delle informazioni utilizzabili per pianificare le operazioni durante la gestione dell’emergenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.