Il dosimetro per neutroni veloci, attualmente in uso presso il Servizio di Dosimetria Personale dell'Istituto di Radioprotezione dell'ENEA, è costituito da un rivelatore a tracce di PADC (polyallyl-diglicol-carbonate), commercialmente denominato CR-39, prodotto dalla ditta Intercast Europe S.p.A. di Parma. Gli studi effettuati, sia sulla composizione chimica del materiale che sulle modalità di trattamento dello stesso nel corso degli ultimi anni, finalizzati al miglioramento delle caratteristiche dosimetriche (sensibilità, segnale di fondo, soglia di rivelazione, dipendenza della risposta dall'energia dei neutroni incidenti), hanno condotto alla scelta di rivelatore di CR-39 addizionato con 0,1 % di DOP (Dioctylphthalate).Una volta stabilita la composizione ottimale del materiale, è stato necessario però attuare una procedura di test di accettazione di una partita di rivelatori. Nel caso del CR39, ciò significa effettuare un test su campioni di rivelatori appartenenti a ciascuna lastra di un gruppo di lastre appartenenti allo stesso ciclo di produzione. A questo scopo sono stati stabilite le procedure del test di controllo sulla intera partita ed i criteri di accettabilità. Sono presentati i risultati dei test su partite relative a diversi anni di produzione.In collaborazione con la Intercast Europe S.p.A., è stato inoltre avviato uno studio allo scopo di valutare quali parametri legati al ciclo di produzione influenzano, e in che misura, la qualità del materiale. Diversi fattori del processo di produzione, infatti, quali la zona di iniezione della miscela nello stampo, la posizione della lastra e la non uniformità del calore all'interno del forno, possono essere causa della possibile disomogeneità CR-39 e comprometterne le prestazioni dosimetriche. Nel presente lavoro sono presentati i risultati del test di accettazione effettuato su di una intera lastra di materiale prodotto nel 2003 (circa 1000 rivelatori). I risultati ottenuti hanno permesso di verificare le procedure di controllo di qualità esistenti (tempistica, dimensione e modalità scelta campioni) e convalidare i criteri di accettabilità.Gli studi effettuati hanno confermato l'importanza dei test di accettazione del materiale di rivelazione ai fini di assicurare all'utente una migliore qualità ed affidabilità del servizio di dosimetria fornito.
Test di qualità del materiale CR39 per dosimetria neutronica: risultati e messa a punto dei criteri di accettabilità
Fantuzzi, E.;Morelli, B.;Mariotti, F.
2003-09-17
Abstract
Il dosimetro per neutroni veloci, attualmente in uso presso il Servizio di Dosimetria Personale dell'Istituto di Radioprotezione dell'ENEA, è costituito da un rivelatore a tracce di PADC (polyallyl-diglicol-carbonate), commercialmente denominato CR-39, prodotto dalla ditta Intercast Europe S.p.A. di Parma. Gli studi effettuati, sia sulla composizione chimica del materiale che sulle modalità di trattamento dello stesso nel corso degli ultimi anni, finalizzati al miglioramento delle caratteristiche dosimetriche (sensibilità, segnale di fondo, soglia di rivelazione, dipendenza della risposta dall'energia dei neutroni incidenti), hanno condotto alla scelta di rivelatore di CR-39 addizionato con 0,1 % di DOP (Dioctylphthalate).Una volta stabilita la composizione ottimale del materiale, è stato necessario però attuare una procedura di test di accettazione di una partita di rivelatori. Nel caso del CR39, ciò significa effettuare un test su campioni di rivelatori appartenenti a ciascuna lastra di un gruppo di lastre appartenenti allo stesso ciclo di produzione. A questo scopo sono stati stabilite le procedure del test di controllo sulla intera partita ed i criteri di accettabilità. Sono presentati i risultati dei test su partite relative a diversi anni di produzione.In collaborazione con la Intercast Europe S.p.A., è stato inoltre avviato uno studio allo scopo di valutare quali parametri legati al ciclo di produzione influenzano, e in che misura, la qualità del materiale. Diversi fattori del processo di produzione, infatti, quali la zona di iniezione della miscela nello stampo, la posizione della lastra e la non uniformità del calore all'interno del forno, possono essere causa della possibile disomogeneità CR-39 e comprometterne le prestazioni dosimetriche. Nel presente lavoro sono presentati i risultati del test di accettazione effettuato su di una intera lastra di materiale prodotto nel 2003 (circa 1000 rivelatori). I risultati ottenuti hanno permesso di verificare le procedure di controllo di qualità esistenti (tempistica, dimensione e modalità scelta campioni) e convalidare i criteri di accettabilità.Gli studi effettuati hanno confermato l'importanza dei test di accettazione del materiale di rivelazione ai fini di assicurare all'utente una migliore qualità ed affidabilità del servizio di dosimetria fornito.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.