Per le loro caratterisitiche peculiari, si assiste ad un utilizzo crescente delle batterie Litio-ione. Si tratta di dispositivi chimici (Articoli, per il REACH) con una grande capacità di accumulo energetico: energia chimica che si converte in energia elettrica, quando richiesta. Come già evidenziato nel corso di uno studio precedente, la presenza di sostanze pericolose quali solventi organici infiammabili, ossidi di metalli pesanti e di litio, carbonio, sali di litio, ecc, richiede attenzioni particolari durante l’intero ciclo di vita di ogni singola cella e, quindi, di ogni sistema di accumulo basato su questa chimica. Attualmente classificate come Hazmat dalle norme giuridiche che disciplinano il trasporto delle sostanze pericolose negli Stati Uniti (US DOT – United States Department of Trasportation) e Dangerous Good (Merci pericolose) nella normativa UN (United Nations) e ICAO (International Civil Aviation Association) recepita nei vari ordinamenti giuridici internazionali, per quanto riguarda il rischio incendio ed esplosione, sono oggetto di studi di sicurezza tuttora in corso. In questo rapporto si presentano gli studi preliminari alla progettazione di un laboratorio per le verifiche sperimentali di sicurezza, concepito per l’indagine di agenti fisici e chimici che si possono sviluppare nel corso delle prove di funzionamento di batterie Litio-ione in condizioni normali (carica e scarica) conodotte nei laboratori ENEA UTTEI VEBIM. Lo studio è stato effettuato anche tenendo conto di quanto potrebbe accadere nei test di abuso che verranno effettuati nel prossimi anni a seguito della recente acquisizione di una camera climatica appositamente realizzata. La dotazione strumentale del laboratorio viene qui proposta in forma essenziale, con l’intento di recuperare alcuni spazi già esistenti all’interno dei laboratori ENEA UTTEI VEBIM, attraverso un opportuno piano di investimento. La dotazione organica dovrebbe essere preferibilmente costituito da un laureato magistrale in chimica o chimica industriale con esperienza nella analisi di inquinanti ambientali e da un laureato in Tecniche della Prevenzione negli ambienti di vita e di lavoro (una nuova disciplina che forma una figura professionale prossima a quella dell’igienista industriale) esperto di monitoraggi ambientali. E’ d’obbligo pensare che gli investimenti prevedibili, sulla base di questo studio e del suo approfondimento, per: l’ammodernamento e messa a norma del laboratorio, i beni strumentali e l’acquisizione di due unità di personale e la loro formazione specifica, oltre a soddisfare le esigenze dei laboratori UTTEI VEBIM possano consentire, nel medio termine, anche la fornitura di servizi all’esterno.

Studi preliminari di un laboratorio di verifiche strumentali per la sicurezza

Di Bari, Cinzia
2012-09-01

Abstract

Per le loro caratterisitiche peculiari, si assiste ad un utilizzo crescente delle batterie Litio-ione. Si tratta di dispositivi chimici (Articoli, per il REACH) con una grande capacità di accumulo energetico: energia chimica che si converte in energia elettrica, quando richiesta. Come già evidenziato nel corso di uno studio precedente, la presenza di sostanze pericolose quali solventi organici infiammabili, ossidi di metalli pesanti e di litio, carbonio, sali di litio, ecc, richiede attenzioni particolari durante l’intero ciclo di vita di ogni singola cella e, quindi, di ogni sistema di accumulo basato su questa chimica. Attualmente classificate come Hazmat dalle norme giuridiche che disciplinano il trasporto delle sostanze pericolose negli Stati Uniti (US DOT – United States Department of Trasportation) e Dangerous Good (Merci pericolose) nella normativa UN (United Nations) e ICAO (International Civil Aviation Association) recepita nei vari ordinamenti giuridici internazionali, per quanto riguarda il rischio incendio ed esplosione, sono oggetto di studi di sicurezza tuttora in corso. In questo rapporto si presentano gli studi preliminari alla progettazione di un laboratorio per le verifiche sperimentali di sicurezza, concepito per l’indagine di agenti fisici e chimici che si possono sviluppare nel corso delle prove di funzionamento di batterie Litio-ione in condizioni normali (carica e scarica) conodotte nei laboratori ENEA UTTEI VEBIM. Lo studio è stato effettuato anche tenendo conto di quanto potrebbe accadere nei test di abuso che verranno effettuati nel prossimi anni a seguito della recente acquisizione di una camera climatica appositamente realizzata. La dotazione strumentale del laboratorio viene qui proposta in forma essenziale, con l’intento di recuperare alcuni spazi già esistenti all’interno dei laboratori ENEA UTTEI VEBIM, attraverso un opportuno piano di investimento. La dotazione organica dovrebbe essere preferibilmente costituito da un laureato magistrale in chimica o chimica industriale con esperienza nella analisi di inquinanti ambientali e da un laureato in Tecniche della Prevenzione negli ambienti di vita e di lavoro (una nuova disciplina che forma una figura professionale prossima a quella dell’igienista industriale) esperto di monitoraggi ambientali. E’ d’obbligo pensare che gli investimenti prevedibili, sulla base di questo studio e del suo approfondimento, per: l’ammodernamento e messa a norma del laboratorio, i beni strumentali e l’acquisizione di due unità di personale e la loro formazione specifica, oltre a soddisfare le esigenze dei laboratori UTTEI VEBIM possano consentire, nel medio termine, anche la fornitura di servizi all’esterno.
set-2012
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12079/6477
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