Il p resente l avoro r appresenta u n contributo preliminare alla conoscenza delle componenti abiotiche e biotiche di uno stagno retrodunale ricadente nel SIC “Litorale tra Tarquinia e Montalto di Castro”. Per saggiare il grado di evoluzione del sito, non essendoci riscontri cartografici, è stata condotta u n’analisi diacr onica com parando in ambiente GIS (ArcGis 9.2) una serie storica di fo to aeree (GAI 1954, Regione Lazio 1979) e le or tofoto AGEA 1996 e 2005. Sul materiale aerofotogrammetrico sono s tate eseg uite operazio ni prelim inari di georeferenziazione e mo saicatura ( ERDAS Im agine 8 .7). N el 19 54 nell ’area era presente un tratto della foce dell’Arrone circondato da macchia mediterranea e sabbia. Nel 1979 i l t erritorio risulta m utato, la foce r isulta ar retrata a SE, la linea di riva è avanzata, la vegetazione sclerofilla è assente, il terreno circostante è stato sottoposto a coltivo e si rilevano segni di u midità del suolo. Le immagini successive mostrano che nel 1996 lo stagno aveva caratteristiche simili a quelle osservate nel 2005 e attualmente presenta un’estensione di 1 ha. In situ, sono stati determinati i principali parametri chimico-fisici dello stagno, è stata campionata e determinata la fau na macrobentonica ed è prevista l’analisi della componente algale. Dai ri sultati eme rge ch e lo sta gno retr odunale è di t ipo m esoalino ( Direttiva 2000/60/CE). La c omunità macrobentonica è costituita da 1 1 taxa, distribuiti su più livelli t rofici, evidenziando un a capac ità di st rutturazione fun zionale sul breve periodo. I dati raccolti consentono di affermare che l’habitat e la comunità ecologica che si è andata strutturando mostra un certo grado di maturità e di stabilità. L’individuazione deg li habitat di interesse c omunitario è stata effettuata sec ondo il Manuale Ital iano di In terpretazione degli Habitat 92/43/CE for nendo informazioni valide per la r evisione della sc heda Natur a 2000. La vegetazio ne psammofila che colonizza la sabbia antistante lo stagno conferma un recent e avanzamento della linea di riva ed è carat terizzata da forme pioniere e pr ime stabilizzatrici della duna, habit at 1210 “Veg etazione ann ua delle linee di deposito mar ine” e 2110 “Dune mo bili embrionali”. Nell’area umida si rinvengono l’habitat prioritario 1150 “Lagune costiere” ed il 1410 “Pascoli inondati mediterranei (Juncetalia maritimi)”. Essendo quest o tipo di am bienti sempre più r ari n el lit orale laziale, si avanzano indicazioni di ti po ge stionale e di ricerca per quanto conce rne i processi di colonizzazione e strutturazione delle comunità ecologiche.
Prime osservazioni volte alla caratterizzazione dell’area umida presso la foce del Torrente Arrone, Montalto di Castro (Viterbo).
De Luca E.
;Pace G.;Barbato F.;Abbate M.;
2010-01-01
Abstract
Il p resente l avoro r appresenta u n contributo preliminare alla conoscenza delle componenti abiotiche e biotiche di uno stagno retrodunale ricadente nel SIC “Litorale tra Tarquinia e Montalto di Castro”. Per saggiare il grado di evoluzione del sito, non essendoci riscontri cartografici, è stata condotta u n’analisi diacr onica com parando in ambiente GIS (ArcGis 9.2) una serie storica di fo to aeree (GAI 1954, Regione Lazio 1979) e le or tofoto AGEA 1996 e 2005. Sul materiale aerofotogrammetrico sono s tate eseg uite operazio ni prelim inari di georeferenziazione e mo saicatura ( ERDAS Im agine 8 .7). N el 19 54 nell ’area era presente un tratto della foce dell’Arrone circondato da macchia mediterranea e sabbia. Nel 1979 i l t erritorio risulta m utato, la foce r isulta ar retrata a SE, la linea di riva è avanzata, la vegetazione sclerofilla è assente, il terreno circostante è stato sottoposto a coltivo e si rilevano segni di u midità del suolo. Le immagini successive mostrano che nel 1996 lo stagno aveva caratteristiche simili a quelle osservate nel 2005 e attualmente presenta un’estensione di 1 ha. In situ, sono stati determinati i principali parametri chimico-fisici dello stagno, è stata campionata e determinata la fau na macrobentonica ed è prevista l’analisi della componente algale. Dai ri sultati eme rge ch e lo sta gno retr odunale è di t ipo m esoalino ( Direttiva 2000/60/CE). La c omunità macrobentonica è costituita da 1 1 taxa, distribuiti su più livelli t rofici, evidenziando un a capac ità di st rutturazione fun zionale sul breve periodo. I dati raccolti consentono di affermare che l’habitat e la comunità ecologica che si è andata strutturando mostra un certo grado di maturità e di stabilità. L’individuazione deg li habitat di interesse c omunitario è stata effettuata sec ondo il Manuale Ital iano di In terpretazione degli Habitat 92/43/CE for nendo informazioni valide per la r evisione della sc heda Natur a 2000. La vegetazio ne psammofila che colonizza la sabbia antistante lo stagno conferma un recent e avanzamento della linea di riva ed è carat terizzata da forme pioniere e pr ime stabilizzatrici della duna, habit at 1210 “Veg etazione ann ua delle linee di deposito mar ine” e 2110 “Dune mo bili embrionali”. Nell’area umida si rinvengono l’habitat prioritario 1150 “Lagune costiere” ed il 1410 “Pascoli inondati mediterranei (Juncetalia maritimi)”. Essendo quest o tipo di am bienti sempre più r ari n el lit orale laziale, si avanzano indicazioni di ti po ge stionale e di ricerca per quanto conce rne i processi di colonizzazione e strutturazione delle comunità ecologiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.